Eleonora Angeli (Presidente di Noi Trentino per Fugatti presidente)
In queste ore si sta svolgendo il sentito dibattito sulla gestione dei grandi carnivori in Trentino in un Consiglio Provinciale straordinariamente convocato dal Presidente Soini al fine di garantire la discussione tra posizioni di maggioranza e di minoranza nella trattazione del Disegno di Legge n.11 (Modificazioni dell'articolo 1 della legge provinciale 11 luglio 2018, n. 9 (Attuazione dell'articolo 16 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche: tutela del sistema alpicolturale).
La cons. Angeli è intervenuta sul tema sottolineando l’appoggio del gruppo “Noi Trentino” alla modifica normativa proposta dall’Assessore Failoni – frutto dell’ottimo lavoro della Giunta attuale e di quella precedente – ed evidenziando come le modificazioni previste dal DDL licenziato dalla terza commissione costituiscano un primo importante passo nella gestione dei grandi carnivori, in particolare della specie Ursus arctos, garantendo una capacità di intervento efficace sugli esemplari problematici per la popolazione e per i visitatori.
Non si tratta di interventi di abbattimento arbitrari e generalizzati come sostenuto durante la discussione generale da alcuni esponenti della minoranza, bensì della possibilità da parte dell’autorità pubblica di intervenire con il prelievo e l’abbattimento degli esemplari decretati problematici e potenzialmente pericolosi per l’uomo avendo un limite massimo di capi abbattibili definito annualmente sulla base di valutazioni tecnico-scientifiche.
La Consigliera ha voluto poi ricordare alcuni dati emersi dalla “Conferenza di informazione sui grandi carnivori” appositamente organizzata in data 27 febbraio, tra cui l'andamento crescente della popolosità degli orsi passata da 85 (nel 2021) a 98 e la presenza accertata di ben 30 branchi di lupi per un totale di 200 esemplari. A questa crescita si collegano gli 825 capi di bestiame deceduti nel 2022 e le 600 malghe costrette ad una custodia continuativa per proteggere i propri animali da possibili attacchi di orsi e lupi.
A tal proposito si è voluto dedicare un ricordo ad Andrea Papi, deceduto a causa dell’aggressione da parte di un esemplare di orso problematico ed esprimere solidarietà verso il Sindaco di Mezzana e tutti i sindaci che hanno preso una posizione compatta e decisa chiedendo una gestione certa e veloce dei grandi carnivori per garantire sicurezza e libertà ai propri cittadini.
Tra i dati, la cons. Angeli ha sottolineato anche come il fenomeno non si limiti alle sole valli, ma riguardi sempre più da vicino anche i territori di bassa quota a causa del progressivo abbassamento degli esemplari – in particolare lupi – che diventano sempre più confidenti rispetto alla presenza dell’uomo. Trento e dintorni ne sono un lampante esempio, basti pensare a Villamontagna, Meano, Vigolo Baselga, Mattarello, Montevaccino ecc., territori in cui la ormai confermata presenza di lupi sta inficiando il libero vivere delle famiglie. Esempio che deve fungere da monito rispetto ad una tendenza che si sta via via consolidando, che non riguarda solo i territori di alta quota ma anche le zone urbane e rischia di diventare, ancora una volta, pericolosa.
La Consigliera Angeli ha concluso il suo intervento individuando quello che deve essere l’obiettivo cardine dell’azione pubblica nella gestione di orsi e lupi che abitano il nostro territorio: la sicurezza. Sicurezza che deve essere garantita a tutti i lavoratori e frequentatori abituali dei nostri boschi e paesi, così come deve essere garantita alle famiglie,
affinché l’abitare valli e paesi trentini non diventi mai “una colpa”.
