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39° rapporto occupazione - Collaborazione Istituzionale per il Lavoro: Focus su Dati, Contrattazione e Sfide

22/11/2024 16:59

Eleonora Angeli

ARTICOLI, Comune di Trento, agenzia del lavoro, CNEL, disabilità, disoccupazione,

39° rapporto occupazione - Collaborazione Istituzionale per il Lavoro: Focus su Dati, Contrattazione e Sfide Territoriali in Trentino

Un incontro tra CNEL e Agenzia del Lavoro del Trentino ha evidenziato le dinamiche del mercato del lavoro, le disuguaglianze di genere.

Un incontro tra CNEL e Agenzia del Lavoro del Trentino ha evidenziato le dinamiche del mercato del lavoro, le disuguaglianze di genere, e le opportunità offerte dal programma GOAL, con uno sguardo alle politiche integrate per il futuro del lavoro.

 

Durante l'incontro organizzato dal CNEL e dall'Agenzia del Lavoro del Trentino, l'attenzione si è concentrata sulla firma di un accordo volto a migliorare la collaborazione tra le istituzioni per analizzare il mercato del lavoro e la contrattazione territoriale. Il 2023 ha registrato dati positivi per il mercato del lavoro trentino, con un tasso di disoccupazione sceso al 3,8%, allineandosi alla media europea per tassi di partecipazione e occupazione. Tuttavia, persistono disuguaglianze di genere, con le donne che rimangono più vulnerabili a contratti a tempo determinato e part-time.

 

Nel corso dell'incontro sono stati affrontati anche temi legati alla qualità del lavoro e alla crescita nei settori del turismo e delle costruzioni. Tuttavia, sono emersi segnali di difficoltà in settori come trasporti e logistica, oltre che in alcuni segmenti del manifatturiero, che mostrano segnali di rallentamento dopo una crescita significativa nel biennio 2021-2022. Le difficoltà nel reperire personale qualificato, in particolare nelle professioni tecniche e nei settori del commercio e dei servizi, rappresentano un tema cruciale. È stato inoltre evidenziato l'aumento delle difficoltà nel trovare lavoratori non qualificati, un problema emergente.

Per rispondere a queste sfide, si è sottolineata la necessità di potenziare la formazione continua, con particolare attenzione all'integrazione delle competenze digitali. A livello provinciale, il programma GOAL, cofinanziato dal PNRR, sta lavorando per migliorare l'occupabilità di categorie vulnerabili come giovani, over 55, disoccupati di lunga durata e persone con disabilità. Il programma prevede percorsi personalizzati, tra cui inserimento lavorativo, upskilling, reskilling e inclusione lavorativa.

Rispetto agli interventi del mattino, penso rimanga da approfondire il livello di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, tema su cui sto lavorando.

 

L'incontro ha inoltre trattato le politiche della contrattazione collettiva, con un focus sul rafforzamento del ruolo dell'Agenzia del Lavoro e sulla creazione di strumenti innovativi, come un archivio dei contratti collettivi e l'introduzione di incentivi fiscali per favorire contratti di primo livello. La discussione ha evidenziato anche la necessità di promuovere la coesione tra attori pubblici e privati, migliorare le condizioni di lavoro e affrontare le sfide legate alla mobilità e alla scarsità di alloggi, fattori che influenzano direttamente la capacità di attrarre forza lavoro. Roberto Pallanc ha suggerito di ricominciare a riflettere su quali siano gli aspetti su cui la contrattazione può incidere, oltre al salario.

Infine, il discorso di Renato Brunetta, Presidente CNEL, ha celebrato il 39° rapporto sull'occupazione in provincia di Trento, sottolineando come i dati di questa provincia rappresentino un modello positivo per l'Italia. Trento è stata descritta come un'eccellenza che potrebbe servire da esempio per il resto del paese, con un mercato del lavoro che, se replicato a livello nazionale, farebbe dell'Italia un leader in Europa e nel mondo. Tuttavia, si riconosce la dualità del Paese, con un nord più sviluppato rispetto al sud, ma la bellezza e le problematicità di questa diversità vengono considerate una risorsa.

Brunetta ha inoltre sottolineato l'importanza della contrattazione collettiva, che ha storicamente contribuito alla solidità del mercato del lavoro in Italia, criticando l'idea di risolvere i problemi con soluzioni semplificate come l'introduzione di un salario minimo orario, e suggerendo invece di concentrarsi sulla qualità della contrattazione nelle aree più problematiche. Ad esempio, il contratto collettivo provinciale garantisce almeno 24 ore di formazione, mentre a livello statale ne sono previste solo due.

Il discorso ha affrontato anche il tema dell'inclusione sociale, trattando argomenti come la parità di genere, l'inclusione dei giovani e degli immigrati, e la necessità di un cambiamento culturale che permetta a chi ha merito di emergere senza ostacoli. Ha inoltre fatto un importante riferimento all'inclusione di genere, degli stranieri e delle fasce deboli come i carcerati, sottolineando che la sensibilità attuale richiede maggiore inclusione.

Sono colpita dalla passione e visione di Renato Brunetta che ha dato diversi stimoli, faccio miei la ricerca di strumenti legati alla meritocrazia e la ricerca di modalità per una distribuzione efficiente, equa ed inclusiva della produttività. Altra sfida interessante ritengo possa essere la creazione di alleanze tra la grande distribuzione organizzata e quella di prossimità.

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