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Difensore Civico

04/07/2024 09:53

Eleonora Angeli

ARTICOLI, POLITICA ELEONORA ANGELI,

Difensore Civico

INTERVENTO RELAZIONE DIFENSORE CIVICO

INTERVENTO RELAZIONE DIFENSORE CIVICO

 

2023 Come sappiamo il difensore civico è un organo di garanzia e tutela dei diritti e degli interessi del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione sia provinciale che nazionale (limitatamente alle amministrazioni periferiche ed agli ambiti territoriali) fornendo un servizio di grande valore al cittadino che altrimenti potrebbe non avere i mezzi e le risorse per procedere in sede giurisdizionale avverso i provvedimenti o i non provvedimenti ritenuti ingiusti dell’Amministrazione. Il difensore civico incarna un istituto di democrazia moderna, rafforzando e sostanziando la tutela di diritti fondamentali da parte del nostro ordinamento tra cui l’uguaglianza, il diritto di tutela giurisdizionale contro gli atti della pubblica amministrazione e, attingendo dal diritto comunitario (articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea), il diritto alla cittadinanza nei confronti delle istituzioni, da intendersi come diritto del cittadino alla “buona decisione amministrativa”. Nel nostro ordinamento tale diritto si considera soddisfatto - tra il resto - della puntuale disciplina sul provvedimento e procedimento amministrativo di cui noi trentini siamo stati precursori rispetto alla normativa nazionale e dal diritto di accesso. E’ proprio su quest’ultimo aspetto che l’attività del difensore civico si è concentrata e sui cui sono state rilevate le principali criticità: nel 2023 il Difensore ha definito 16 ricorsi contro il diniego di accesso agli atti di cui 8 sono stati dichiarati illegittimi, se a questi si aggiungono gli interventi di carattere generale non giustiziali formulati si arriva a 21 interventi. Più che un dato di allarme questi 21 ricorsi vanno presi come un monito di maggiore attenzione e diligenza da parte di tutte le amministrazioni verso l’esercizio del diritto di accesso agli atti della pubblica amministrazione dei cittadini, sempre nel rispetto dei modi e limiti definiti dalla legge. Tra gli aspetti di fragilità del nostro sistema amministrativo dalla Relazione emergono anche: la mancata risposta da parte della PA alle istanze presentate dei singoli, infatti in alcuni casi il silenzio è in realtà conseguenza dell’inerzia, comportamento certamente da biasimare all’amministrazione non rispondente; la motivazione del provvedimento non chiara ed intellegibile, che talvolta viene riscontrata dal difensore (e dai cittadini) lacunosa e oscura; la mancata attuazione del principio “once only” per il quale il cittadino dovrebbe fornire i dati all’amministrazione solamente una volta in relazione all'efficacia gestione dei dati da parte della PA, cosa che non di rado nn accade in quanto non siamo ancora in grado di garantire l’interoperabilità delle banche dati. I temi emersi dall’esperienza del Difensore civico sono diversi e tutti attuali e meritevoli di attenzione da parte di quest’Aula. D'altro canto, dalla Relazione emerge anche una nota positiva: viene dichiarato di aver operato in un contesto di positiva condizione delle regole e collaborazione istituzionale, NON riscontrando atteggiamenti di preconcetta chiusura, contrasto o contrapposizione effettiva da parte delle PA con cui il difensore si è interfacciato permettendogli così di avere maggiore incidenza nei processi decisionali. Prendendo in carico le denunce di cattiva amministrazione, ricordiamolo, in maniera informale, celere e gratuita, assicura al cittadino che una funzione di supporto e assistenza qualificata senza cui difficilmente riuscirebbe a inquadrare correttamente la sua posizione nei confronti del sistema pubblico integrato (ivi compresi enti strumentali e gestori di servizi) all’interno del sempre più complesso contesto normativo, di fronte al quale spesso il comune cittadino si sente impotente e smarrito. Proprio per questo motivo il servizio del difensore civico è stato essenziale nella sua funzione conciliativa e di terzietà attiva che lo contraddistingue in quanto organo di garanzia. Una doverosa nota va fatta rispetto al numero dei comuni trentini convenzionati con il servizi Difensore Civico provinciale che sono 138 con la recentissima aggiunta del Comune di San Lorenzo Dorsino, intesa firmata dal Presidente Soini lo scorso 25 giugno a conferma della diffusa sensibilità e convinzione del presidio democratico irrinunciabile che è il servizio gratuito del difensore al cittadino volt a garantire un eguale diritto di tutela a tutti i residenti Ci tengo infine a riconoscere e per questo ringraziare dell’ottimo lavoro svolto dal difensore uscente, con un particolare pensiero rispetto al periodo pandemico, nella consapevolezza dello spessore dell’incarico e nell’importanza delle situazioni prese in carico e che ancora si presenteranno sicura che la persona che sarà individuata a sostituire la dottoressa Miorandi sarà perfettamente in grado di portare avanti il lavoro con altrettanta sensibilità, dedizione e competenza

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