Un impegno concreto per prevenire, sostenere e sensibilizzare: il Trentino al fianco delle donne vittime di violenza.
La Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con partner istituzionali, rinnova il proprio impegno nella lotta contro la violenza di genere con una nuova campagna di sensibilizzazione. L’iniziativa, avviata simbolicamente il 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, vuole ribadire che il Trentino è al fianco di ogni donna vittima di abusi, offrendo strumenti concreti e un supporto costante.
L’immagine simbolica della campagna ritrae una giovane donna con una lacrima sul viso e uno sguardo determinato un messaggio forte per una società migliore.
“La lotta contro la violenza sulle donne è una battaglia silenziosa ma essenziale - ha dichiarato il presidente Maurizio Fugatti - che richiede il contributo di tutta la comunità. Solo attraverso collaborazione e impegno costante possiamo fare la differenza”.
Educare al rispetto delle donne è un principio cardine su cui non si può arretrare. La campagna si propone di diffondere sensibilizzazione e promuovere una civiltà responsabile, rispettosa e giusta. Per farlo, è necessario puntare su educazione e consapevolezza in ogni ambito, rafforzando le radici di una società che rifiuti ogni forma di violenza.
Nel 2023, in Trentino le denunce di violenza contro le donne sono aumentate del 3%, raggiungendo 477 casi, mentre gli ammonimenti sono calati del 27,6%, con 139 provvedimenti, grazie al maggiore ricorso al Codice Rosso. La violenza si verifica spesso in ambito familiare e colpisce soprattutto donne sotto i 34 anni. I servizi residenziali hanno accolto 91 donne e 87 figli, con un lieve calo legato al reinserimento sociale delle ospiti, mentre i servizi non residenziali hanno assistito 445 donne, in aumento del 23,6% rispetto al 2022.
Nel corso dell'anno, il Pronto Soccorso ha registrato 478 accessi per violenza, di cui il 41% domestica. Allarmante il dato delle 23 vittime minori di 13 anni. Sul fronte degli autori di violenza, i centri di Trento e Rovereto hanno accolto 46 uomini (+53%), 25 dei quali già condannati. Per sostenere le vittime, la Provincia ha erogato 300mila euro in assegni di autodeterminazione da 400 euro mensili, a beneficio di 74 donne, affiancando a questi interventi educazione, sensibilizzazione e prevenzione.
Le istituzioni trentine sottolineano l’importanza di un lavoro di rete, un lavoro corale per contrastare la violenza. Il Commissario del Governo, Giuseppe Petronzi, ha dichiarato che "siamo tutti attori di questa importante partita". Il Procuratore Distrettuale Sandro Raimondi ha evidenziato che l'accoglienza è una base fondamentale per ogni percorso di recupero, mentre il Questore Fabrizio Mancini ha definito il contrasto alla violenza come una priorità assoluta.
Anche altre figure istituzionali hanno ribadito il loro impegno. Il Colonnello Matteo Eberle ha sottolineato il ruolo della Chiesa nella sensibilizzazione, mentre il Presidente del Consiglio delle Autonomie, Paride Gianmoena, ha ringraziato chi si occupa quotidianamente di prevenzione. Elena Bravi dell’APSS ha posto l’accento sulla prevenzione e sulla formazione sociosanitaria, mentre la Prorettrice Barbara Poggio ha ricordato i numerosi studi attivi sul tema, come quello sulla trasmissione intergenerazionale della violenza.
Come ha affermato Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina Cooperazione, la fiducia nelle istituzioni e nei servizi è fondamentale per le vittime. Il Trentino, con questa campagna, ribadisce che nessuna donna deve sentirsi sola.
Educare al rispetto, prevenire con la sensibilizzazione e agire attraverso il lavoro di rete sono le chiavi per costruire una società responsabile, rispettosa e civile.
Se sei vittima di violenza, ricorda che chiedere aiuto è un atto di forza. Il Trentino è al tuo fianco.